Come si diventa Campioni del Mondo di SUP

Qual è la formula vincente per essere i più forti del mondo?


Si sono da poco conclusi i Campionati del Mondo ISA in Puerto Rico che hanno visto brillare vecchie glorie del SUP Race ed emergere nuove promesse di questo sport.

6 i titoli iridati assegnati nelle categorie femminili e maschili delle discipline Sprint, Technical Race e Long Distance. Tre diverse tipologie di gara che esaltano caratteristiche fisico-atletiche diverse.

Tra i tanti talenti provenienti da ogni parte del mondo sono emerse alcune performance di spessore in particolare da parte di alcuni giovani atleti. 

La spagnola Duna Gordillo si è laureata campionessa del Mondo nella Long Distance a soli 19 anni. Tra i maschi invece il giapponese Shuri Araki ha vinto l’oro nella Long Distance e nella Technical Race alla giovane età di 16 anni.

Shuri Araki con il suo idolo Connor Baxter dopo la vittoria nella Technical Race

Molti sono rimasti stupiti da questi risultati e dal fatto che due atleti giovanissimi possano dominare in uno sport così duro come il SUP Race. Sorgono così spontanee alcune domande. Come si fa a diventare Campioni del Mondo? Come fanno due adolescenti a dominare la scena sportiva superando grandi campioni affermati? Come ci si allena per ottenere grandi risultati così presto?

A mente fredda si possono analizzare i risultati e la storia dei due giovani campioni e capire quale sia la formula vincente.

Entrambi gli atleti nonostante siano due adolescenti pagaiano ad alti livelli fin da quando sono bambini. 

Duna Gordillo incredula dopo aver vinto la Long Distance

Duna Gordillo fa SUP da più di metà della sua giovane esistenza, già quando aveva 9 anni infatti si allenava regolarmente nel club maiorchino Mar Balear. Shuri Araki invece fin da bambino partecipava alla PPG, la gara californiana che ha fatto la storia del nostro sport, cavalcando onde alte il doppio di lui e costruendo un futuro da campione.

Anche l’ambiente in cui sono cresciuti questi due giovani campioni fa parte della loro formula vincente. 

Per Shuri il SUP è un affare di famiglia, si allena col padre da 10 anni e i suoi organizzano gare ed eventi a Okinawa. L’Isola giapponese regala condizioni ideali per gli sport acquatici, Shuri infatti ha da poco dichiarato di fare 100 giorni di downwind all’anno.

Per quanto riguarda Duna invece è chiaro che l’ambiente dove è cresciuta sportivamente è stato fondamentale nella sua storia di atleta. Il suo club di appartenenza Mar Balear è da sempre uno dei punti di riferimento del SUP Race giovanile in Europa. I due tecnici che hanno creato questo progetto sono figure storiche di questo sport. Anche i compagni di allenamento di Duna sono di un livello stellare e hanno contribuito al successo della giovane campionessa. Basti pensare che in Puerto Rico c’erano ben quattro atleti di Mar Balear convocati con la selezione spagnola e tre di loro hanno vinto una medaglia.

Shuri Araki in azione alla PPG da bambino

La formula vincente quindi esiste. Ma diventare Campioni del Mondo non avviene dall’oggi al domani, anche se a volte può sembrare così. I due fattori determinanti sono l’esperienza sul campo e lo stimolo ambientale in cui ci si allena.

I due giovani campioni che abbiamo portato come esempio hanno alle spalle un’esperienza decennale nel campo del SUP Race e si allenano in ambienti stimolanti circondati da altri atleti di calibro internazionale. Questa formula non vale solo per loro ma per molti altri atleti che eccellono in questa disciplina e anche in altri sport. Tra i medagliati in Puerto Rico infatti possiamo individuare molti altri esempi che confermano ciò che abbiamo appena detto. La vincitrice delle Technical Race, Candice Appleby, è tra le migliori atlete di SUP Race da quando esiste questo sport. Il leggendario Connor Baxter sfrutta al meglio le condizioni oceaniche e l’ambiente hawaiano durante i suoi allenamenti e gareggia ad altissimi livelli fin da quando era un bambino. Lo stesso vale per moltissimi altri atleti come Noic Garioud, Titouan Puyo e Michael Booth che hanno una storia pluridecennale come atleti di élite nel SUP Race e in altri sport acquatici.

Il cammino per diventare Campioni del Mondo di SUP è più tortuoso e lungo di quanto si possa immaginare. 

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