FISW commissariata: cosa succede?

Con l’arrivo di un commissario straordinario, il dottor Carlo Mornati, segretario generale del Coni, la FISW, la Federazione italiana di sci nautico e wakeboard, che comprende anche il surf da onda e SUP, volta pagina.


E così, a circa un mese di distanza dalla notizia dell’indagine della Guardia di Finanza che ha coinvolto direttamente il presidente FISW Luciano Serafica e ha portato alle sue dimissioni, è Carlo Mornati a prendere le redini insieme a tre vice: Luca Piscopo, Claudio Ponzani e Vincenzo Parrinello

Mornati è il dirigente amministrativo apicale del Coni, ma è anche un grande uomo di sport: classe 1972, è un ex canottiere e medaglia d’argento nel quattro senza alle Olimpiadi di Sydney del 2000. 
Luca Piscopo invece era già parte integrante della commissione agonistica della FISW, così come Claudio Ponzani
Vincenzo Parrinello è un generale di brigata della Guardia di Finanza andato in pensione da poco ed è stato anche comandante dei gruppi sportivi delle Fiamme Gialle.

Una delle ragioni per cui si è arrivati a questo commissariamento è che la FISW non poteva rischiare una paralisi a oltranza: infatti il solo sport olimpico che ha in gestione la federazione, il surf da onda, non ha visto nessun campionato italiano open nell’anno 2022.

Al commissario Mornati spetterà il compito di riattivare la struttura, e anche dare nuova inerzia ai surf club, agli atleti e ai tanti appassionati, anche perché questa vicenda ha riportato a galla alcune vecchie questioni mai risolte del mondo del surf italico, come per esempio il passaggio a una federazione con sede a Milano dedicata a sport che poco hanno a che fare con il surf e la sua filosofia.

Ma l’idea che il surf possa tornare ad essere nuovamente autonomo sembra alquanto improbabile, visti i bilanci degli ultimi anni della FISW, che raccontano di una crescita in termini finanziari, dovuta proprio anche all’inclusione del surf (che ricordiamo essere l’unico sport olimpico gestito dalla federazione ndr). 

Infatti i soli contributi del Coni alle casse federali sono passati da 1,9 milioni del 2016, a 2,3 del triennio 2017-2019, ai 2,9 del 2020 e ai 3,5 milioni del 2021. 

Alla luce anche delle cifre in ballo, immaginare un cambio di percorso a livello di federazione per le discipline con la tavola sembrerebbe alquanto improbabile, visto che è stato proprio il CONI, il 3 marzo 2017 e in vista dell’inclusione del surf alle Olimpiadi, ad affidare il surf da onda (e di conseguenza anche il SUP) nelle mani della FISW e dell’ormai ex presidente Luciano Serafica, decretando così la fine dell’allora Fisurf, la Federazione italiana di surf da onda.

E in tutto questo cosa succederà del SUP targato FISW?

Anche se ancora non ci sono stati nuovi comunicati ufficiali da parte di FISW o CONI, la sensazione è che per quanto riguarda il SUP tutto dovrebbe proseguire sulla stessa linea, portando avanti il lavoro che è stato impostato negli anni passati.

Il SUP non è ancora uno sport olimpico, ma fra quelli gestiti dalla FISW è sicuramente lo sport più diffuso e praticato nel Belpaese e che può contare su club ben organizzati che già da anni in maniera autonoma danno vita ad eventi sportivi che hanno permesso di selezionare atleti che hanno raccolto grandi risultati anche a livello internazionale.

Pertanto non resta che aspettare con fiducia i prossimi sviluppi di questa vicenda, e noi ovviamente faremo del nostro meglio per tenervi aggiornati su quanto accadrà.

Restate connessi. 


Fonti:

  • https://www.gazzetta.it/active/25-01-2023/fisw-commissariata-la-federazione-sotto-inchiesta-cosa-succedera-ora.shtml
  • http://www.surfingfisw.com/comunicato-della-federazione-sci-nautico-e-wakeboard/
  • http://www.surfingfisw.com/dichiarazione-del-presidente-luciano-serafica/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *