Suppista Of The Week: Alberto Casella

Il ricambio generazionale nel SUP RACE è fondamentale per la crescita dello sport agonistico e per far sì che i giovani si avvicinino a questa disciplina in numero sempre maggiore. Forse in passato troppo spesso le varie organizzazioni hanno messo da parte il SUP giovanile, ma adesso forse qualcosa sta cambiando. Oggi abbiamo il piacere di parlare con una delle nuove leve del SUP RACE Italiano: Alberto Casella.

Questo atleta romano da qualche anno si è affacciato sul panorama nazionale e insieme ad altri giovani suppisti come lui sta iniziando a rinnovare il panorama del SUP RACE junior.


Ciao Alberto, raccontaci un po’ la tua storia. Come e quando hai iniziato a fare SUP e quali altri sport pratichi?

Ciao! Mi sono approcciato per la prima volta al SUP nell’estate del 2016, quando hanno regalato a mio padre un Air Sup All Round 10’4”x33” RRD. Quella è stata la prima tavola che ho usato. Essendo alle prime armi mi ci divertivo a esplorare il promontorio del Circeo, situato dietro la spiaggia di Sabaudia, il mio posto del cuore dove passo tutte le estati all’insegna del mare.

Dopo aver preso confidenza ho iniziato a divertirmi su qualche piccola onda (ovviamente per quello che mi consentivano le mie capacità e la tavola) e successivamente volendo allargare i miei orizzonti e diventando più veloce abbiamo deciso di acquistare un SUP RACE gonfiabile. Questo è stato il mezzo che mi ha accompagnato alla mia prima gara e che mi ha avvicinato al SUP RACE. Disciplina che pratico tutt’oggi.

Inoltre faccio anche SUP WAVE (ovviamente quando il nostro Mar Mediterraneo ce lo permette) e soprattutto cerco di curare molto l’allenamento a terra con i pesi, fattore che ritengo fondamentale nella preparazione al SUP RACE.

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Da qualche anno ti vediamo in azione nei circuiti nazionali, in che modo ti sei avvicinato alla disciplina del SUP RACE e qual è la gara che ricordi con più emozione?

Al SUP RACE inteso come attività agonistica mi ci sono approcciato nel 2018, dopo che ho acquistato la mia prima tavola da race rigida con la quale ho iniziato a fare le prime gare. Da lì ho iniziato ad allenarmi sempre più frequentemente sul SUP e adesso lo pratico regolarmente sul fiume Tevere, essendo tesserato con il circolo Canottieri Aniene nella mia città natale, Roma.

Il ricordo più felice che ho è stato nella splendida isola di Ortigia in Sicilia, ad ottobre 2020. Un posto davvero stupendo che ha ospitato la seconda tappa del circuito italiano e mi ha permesso di gareggiare su uno dei mari più belli d’Italia.


Di tutte le discipline che si possono praticare in SUP hai una preferita?

Quella che mi diverte di più è senza dubbio il SUP WAVE. Le mie condizioni preferite per praticare queste attività sono: poca gente e onde massicce da cavalcare su una tavola piccola! Ovviamente sono grato di surfare qualsiasi tipo di onda che il nostro Mar Mediterraneo quando vuole ci regala, non per forza condizioni da cartolina (che poi sono quelle che ti lasciano i rimorsi più grandi).


Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione 2021?

Per quest’anno i miei obiettivi riguardano prevalentemente i circuiti italiani, qualche gara internazionale dell’Eurotour e soprattutto… divertirmi e migliorare!


Come vedi il movimento del SUP RACE giovanile in Italia?

Ahimè lo vedo un po’ carente, per il momento purtroppo siamo pochi giovani (specialmente se paragonati al numero dei ragazzi che praticano gli altri sport), ma nelle ultime gare ho notato che si sta cercando di dare sempre più spazio ai giovani.

Per la crescita del movimento e per portare l’Italia a competere in modo continuativo a livello internazionale, è fondamentale partire da una base giovanile forte e strutturata. E questo apre altri capitoli.


Cosa consiglieresti ai ragazzi giovani come te che vogliono iniziare a fare SUP come sport e avvicinarsi al mondo delle gare?

Allora, innanzitutto ritengo fondamentale essere costanti nella preparazione in quanto come in tutte le attività di endurance (e non) è necessario allenarsi tanto e regolarmente. Successivamente consiglio di trovare un allenatore saggio e preparato.

Poi ritengo molto importante utilizzare del materiale che ci permetta di dare il massimo ed essere competitivi, siccome in questa disciplina purtroppo il mezzo conta molto, ed avere una tavola veloce talvolta (non sempre, perché chi è forte, è forte SEMPRE, con ogni mezzo) può fare la differenza. Ed infine cercare di essere sempre motivati e non pensare che questo sia uno sport con pochi numeri, poiché solo praticandolo in numero sempre maggiore riusciremo a dargli il posto che si merita nella società, e poi chissà… magari vederlo a Parigi 2024!


Grazie mille Alberto per averci raccontato la tua storia e il tuo modo di approcciare lo sport. Ti auguriamo il meglio per le tue avventure in SUP. Ci vediamo in acqua!


One thought on “Suppista Of The Week: Alberto Casella

  • 15 Aprile 2021 in 7:46
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    Bisogna tenere d’occhio questo ragazzo. Sembra forte e deciso a fare grandi cose!

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