Un Surf Trip da Blackout!
Ovvero: Quando il Caos Diventa Onde Perfette
C’è un confine sottile tra l’aspettato e l’inaspettato, soprattutto quando si parla di surf e di viaggi, e il nostro recente surf trip in Portogallo ne è la prova. Otto amici di vecchia data e due “giovani Jedi” al seguito: il solito tetris di impegni ci aveva permesso di definire cinque giorni da dedicare al surf, obiettivo il Portogallo, Peniche e dintorni.
Testo e foto: Max aka Johnny Banzai
Le previsioni erano buone e il morale alle stelle quel 23 aprile, mentre ci imbarcavamo a Fiumicino. Quello che però non sapevamo è che il vero tsunami non sarebbe arrivato dal mare, ma dalla rete elettrica.

Il Portogallo al Buio
Era il 28 aprile, l’ultimo giorno. Tavole imballate, valigie pronte. Un ultimo Pastel de Nata (occhio che danno dipendenza, come le onde) e un caffè (il più buono bevuto in Portogallo) nella piazzetta di Consolação, cittadina surreale nella bassa stagione. Entriamo nel bar e… buio pesto. Cristina, la barista col sorriso metallico più bello e trascinante del Portogallo, un po’ sbigottita, ci dice: “No energia”. A quel punto, ripensando alla connessione dati dei telefoni che non funzionava, rimaniamo vittime di un 2+2 e capiamo che c’è un problema serio!

Eravamo nel bel mezzo di un blackout nazionale, che aveva coinvolto anche Spagna e Francia. Le radio delle macchine raccontavano di Aeroporti nel caos, Lisbona bloccata, semafori spenti e automobili abbandonate per strada. Mancavano solo gli zombie! E noi? Intrappolati in un paesino surreale di surfisti, come in un film.

Ryanair (nei pochi momenti di connessione dati) ci intimava di raggiungere l’aeroporto perché “i voli partivano regolarmente”. I soliti Pinocchi!
La saggia Vera, responsabile del noleggio furgoni, ci avverte del messaggio radio del Presidente che invitava la popolazione a rimanere a casa a causa della situazione. Lisbona era nel caos, irraggiungibile. A quel punto il volo, sull’App Ryanair, risulta ufficialmente cancellato, ma le opzioni di riprotezione sono inesistenti e i nuovi biglietti hanno prezzi da salasso.

Ma nel caos, Luis e Nadia del Supertubos Beach Hostel (super raccomandato per qualità, costo e gentilezza, nonché per la posizione) rivelano la loro vera natura e si trasformano in veri angeli custodi, offrendoci un nuovo riparo e un’amicizia inaspettata.

Appena la corrente torna, inizia la “guerra delle tastiere” per accaparrarci gli ultimi biglietti. Tre di noi riescono a partire due giorni dopo (a prezzi “capestro”, ma non avevano scelta), gli altri invece riescono a prenotare con Wizzair per il 2 maggio e senza tavole (che verranno spedite qualche giorno dopo su gomma in Italia). Cinque giorni di ritardo, un bel disagio.
Ma, come spesso accade, un problema può nascondere un’opportunità.

Onde Indimenticabili e Connessioni Profonde
L’opportunità si presenta sotto forma di onde incredibili.

Le previsioni erano addirittura migliorate, e soprattutto sulla spiaggia di fronte all’ostello! Quello che sembrava un disastro si trasforma in un’esperienza indimenticabile. Grazie a Leonard Nika, un vero campione di SUP (surfing e race, un atleta a tutto tondo), con Pippo prenotiamo un Clinic (cosa che consiglio a tutti) e ci ritroviamo a surfare onde grandissime a Baleal. Onde spesse come muri di cinta, capaci di inghiottirti e sballottarti come in una lavatrice. Ho preso l’onda più lunga che abbia mai surfato, un’emozione indescrivibile: quasi 150 metri (al GPS) partendo da un picco alto almeno il doppio di me.

E così ci lasciamo andare all’inaspettato. Ogni giorno in acqua è un regalo: onde pulite e potenti proprio di fronte a casa. Quel blackout, quel caos, sembrava averci preparato qualcosa di speciale. Non solo per il surf, ma per noi.

Ma non tutto è stato rose e fiori. La tensione di quei giorni, specie per rincorrere e mettere delle pezze agli impegni lasciati in Italia, spesso a carico dei colleghi o delle famiglie, ha creato anche momenti difficili e messo a nudo gli spigoli di ognuno. Tuttavia, ha anche rivelato le capacità di ognuno nel trovare soluzioni.

Anche se “La pattuglia dell’alba” non è proprio composta da persone di primo pelo, ora ci conosciamo tutti un po’ meglio, nel bene e nel male. E questi momenti, adeguatamente “digeriti”, possono essere le basi per un legame ancora più profondo, che va oltre la passione per le onde.

In quei giorni, camminare per Consolação, sospeso in quel silenzio, con le case disabitate che sembravano osservarti attraverso le finestre chiuse, mi faceva sentire come in uno strano sogno. E in quel silenzio, sentivo crescere una quieta gioia che non aveva bisogno di manifestarsi all’esterno.

Due Casi Non Sono Più un Caso
Due anni fa avevo dovuto e voluto rinunciare al precedente Surftrip in Portogallo all’ultimo minuto perché la mia cagnetta, già malata, stava peggiorando e non volevo lasciarla. Persi tutti i soldi spesi, ma senza rimorsi.

Sembra quasi che questo blackout, questo imprevisto, mi abbia restituito quei cinque giorni, ma con un significato, un messaggio ancora più profondo. A volte, ciò che sembra un disastro può rivelarsi un’inaspettata opportunità che il destino ha deciso di regalarci.

Può essere anche un modo per conoscere meglio se stessi e gli altri, creando così legami più forti e magari per scoprire quella felicità nascosta che aspetta solo di fiorire nel silenzio delle avversità.”

Contatti e Link:
- La miglior sistemazione: www.supertubosbeachhostel.com , chiedere di Luis o Nadia

- Mitico Leonard: nikapaddlesurfcamp.com

- Noleggio auto-furgoni. Chiedere di Vera. ajrent.pt
- E i più buoni Pastel de Nata con il caffè migliore di Peniche:
Bar O Pão Quente – Ana & Carlos Pinheiro Lda
Consolação PedraMar, Av. da Praia, 2525-431 Praia da Consolação, Portogallo
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