25/02/2017 Dawn Patrol… colpisce ancora!
Il gruppo su Whatsapp aveva fatto vibrare continuamente il telefono già dal lunedì. Le previsioni (o perversioni…) erano state seguite con la stessa attenzione con cui la guardia nazionale negli Stati Uniti aveva seguito il percorso di Katrina.
Tra impegni di lavoro e familiari era già saltata l’uscita in windsurf di Venerdì (e una “furtiva lacrima” era scesa sul mio volto quando dai post leggevo che erano usciti con vele da 4.2 e tavole piccole). La frustrazione era al massimo.
Ma come diceva il buon Silvano Agosti in uno dei suoi interventi di tanti anni fa su un programma di RAI 3 (poi diventato un cult in un video su youtube, “Il discorso tipico dello schiavo”, che vi invito ad ascoltare), “…lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà”, per cui, dopo aver messo tutto in fila e aver negoziato con la moglie il turno per accompagnare la figlia a scuola, nulla poteva fermarmi più… o quasi… L’unica incertezza era il vento che le previsioni davano forte già dalla mattina.
Erano le 7.15 quando, come in un flash mob, tutta la pattuglia nel giro di pochi minuti arriva al parcheggio antistante il viale che, dall’oasi naturale porta alla baia.
C’è anche Stefano “brizzolato” che aspettando che le sue costole tornino a posto, non potendo surfare, si mette dietro alla macchinetta fotografica che ho portato, regalandoci, nonostante la pessima luce, delle belle foto ricordo.
Andrea (unico surfista della pattuglia… ma noi gli vogliamo bene ugualmente… scherzo ovviamente… ) è arrivato per primo e per primo si incammina con la tavola sottobraccio.
Poi gli altri a seguire… io per ultimo come al solito. Per questo mi prendono un po’ in giro… ma… odio entrare di fretta in acqua! Mi rovina il piacere dell’attesa… 🙂
C’è anche Zap (Stefano), che è reduce dal SudAfrica. Prima uscita dopo il cambio di quiver (da Fanatic a Starboard), ma questo non gli impedirà di fare i numeri come al solito.
Il vento viene da terra è effettivamente è forte e fastidioso. È necessario partire sul picco altrimenti si rimane al palo. Ci vuole un po’ a prendere le misure. Le onde però sono belle e c’è la misura.
Due regular e tutti gli altri goofy, incluso Andrea ”Silver Surfer”!
Cabrina (Quatro) sempre “aggressive” sull’onda, Lorenzo (Sunova) sempre più bravo a surfare in back, Carletto sempre più a suo agio sul suo Naish , Fabio (Custom Giacomini) migliora uscita dopo uscita.
Io alla 3° uscita con il Quatro 100 lt provo le nuove Pinne, delle Feather Fins Thruster Ultralight prese attraverso Lucio di Hawaiian Surfing….e la differenza si nota. Rispetto alle prime uscite le cose… iniziano ad andare sempre meglio.
Alle 10.30 usciamo dall’acqua sfatti ma felici.
Come è andata lo raccontano le immagini e i sorrisi nella foto di gruppo a fine uscita.
L’uscita più bella non vale un’uscita normale con i tuoi amici..Thks Brizzolo e Banzai (e tutti gli altri) for sharing a nearly perfect day!
Grazie dello spazio a SupNews. Una bella rivista per chi non vuole…invecchiare….ma solo crescere 🙂
I cooperanti Africani mi ripetevano spesso:”chi vuole davvero qualcosa cerca una strada, gli altri una scusa”!! Noi il sorriso lo abbiamo cercato e trovato!!! A chi si alza tardi lasciamo le scuse!!!
Grazie team!!!